Gloria Millepezzi - SLI Participant in 2013
"To investigate in nowadays hot issues while projecting towards the future"
Lingua originale italiana
I heard about Beijing Summer Law Institute by chance, when I was in Japan as an exchange student and made up my mind to apply for it quite quickly. Though being extremely interested both in intellectual property rights and climate change-related matters, I cannot deny that the familiarity with the Eastern world as well as the charming atmosphere I had been cast into in Japan played an important role in making me decide to set off for China. Nevertheless, I would like to highlight that Peking University Summer Law Institute turned out not to be a secondary experience at all. On the contrary, it enriched my knowledge about the subjects the two curricula perfectly covered, including topics unavoidably intertwined and that deserve deep legal investigation, today more than ever.
Besides, many peculiarities of its really set Peking University Summer Law Institute apart from many other international experiences. Indeed, I was surprised at how such a time-limited executive program managed to offer rather a wide range of formative occasions, whose exclusiveness lay both in contents and in the variety of external contributions. In particular, we were constantly invited to take part in roundtables and lectures held by professionals, who conveyed a taste of the challenges daily dealt with in the working sector. Such events gave me the opportunity to reflect on my future prospects as well as possible working scenarios. In fact, they made me develop the aspiration to lead my future professional life towards operative areas I had never even taken into account before.
This was probably due to another characteristic of the Summer Law Institute: the interactive, communicative and practical-based approach of all its activities. Among them, confrontations during the very classes and the possibility to come into contact with people specialized in different technical areas, moot-court simulations, fake international negotiations, interviews with professors and team-works in cooperation with the participants (..to name but a few!) created the appropriate environment to benefit from mutual exchange of everyone’s cultural background and personal knowledge.
What is more, the Summer Law Institute in China is not just an isolated experience, since it is perfectly capable of fitting and shaping its participant’s future perspectives. As for me, it was a unique experience that does not lack any continuity with my present interests and projects. For instance, I am still in contact with a Taiwanese student I had the pleasure to cooperate with and, every time we confront on a specific topic I get more and more convinced of how a multidisciplinary investigation into matters is the most appropriate path to follow in order to tackle whatever problem or situation. I believe that the Summer School in China makes its participants grow this kind of awareness and develop a flexible and widened mindset that can be easily and fruitfully spent in other situations.
Therefore, I would not be hesitant to point out that this international experience is definitely worth having, both on a personal and formative level, thanks to the great variety of learning occasions and professional future-oriented solicitudes its dense agenda masterly combines.
Gloria Millepezzi
November 2013
Lingua originale italiana
Mi è giunta voce del Summer Law Institute in China, in modo del tutto casuale, mentre mi trovavo in Giappone come studente partecipante a scambio internazionale e non ci impiegai molto a decidere di presentare la mia candidatura per accedervi. Pur essendo estremamente interessata ai diritti di proprietà intellettuale e alle questioni legate al cambiamento climatico, non posso negare che il fascino dell’oriente e l’atmosfera con la quale stavo prendendo familiarità nel corso dell’esperienza giapponese, ebbero un ruolo di non poca rilevanza nel determinare la mia scelta di partire per la Cina. Tuttavia ci tengo a sottolineare che il mese trascorso alla Peking University si è dimostrato tutt’altro che secondario o marginale. Al contrario, ha arricchito il mio bagaglio di conoscenze relativo alle materie trattate nel contesto dei due curricula, inclusivi di tematiche intrinsecamente connesse tra loro e che oggi più che mai meritano attenta indagine anche sul piano legale.
Inoltre, diversi aspetti peculiari del Summer Law Institute rendono questa esperienza decisamente competitiva rispetto a molte altre, dalle quali si differenzia sotto diversi profili. Per esempio, sono rimasta colpita da come un programma esecutivo di così limitata estensione temporale possa offrire una molteplicità di occasioni formative davvero apprezzabile, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello degli apporti scientifici esterni. In particolare, siamo stati continuamente invitati a prendere parte a tavole rotonde e lezioni tenute da professionisti, i quali hanno trasmesso quel senso di concretezza delle sfide quotidiane del mondo del lavoro. Tali eventi mi hanno anche dato occasione per riflettere sulle mie prospettive future, così come possibili scenari lavorativi, svelandomi l’esistenza di una serie di settori operativi effettivamente interessanti, ma che non avevo mai neanche preso in considerazione prima di allora.
Decisiva in questa direzione è stata probabilmente un’altra delle caratteristiche del Summer Law Institute: l’approccio pratico, comunicativo e interattivo delle sue attività. Tra di esse, confronti nel corso delle lezioni, la possibilità di interloquire con specialisti operativi in vari settori, simulazioni processuali e di negoziazioni internazionali, colloqui privati con professori e lavori di gruppo (…) creano l’ambiente ottimale per trarre reciprocamente beneficio dal retroterra culturale e dalle conoscenze personali dei vari partecipanti.
Per di più, questa Summer School può effettivamente rivelarsi un’esperienza non fine a se stessa, dal momento che è potenzialmente in grado di adattarsi, forgiare e inserirsi armonicamente nell’ambito delle aspettative future di chi vi prende parte. Io stessa ho mantenuto i contatti con uno studente Taiwanese col quale ho avuto occasione di collaborare durante il mese trascorso in Cina. Ancora oggi, ogni qualvolta ci troviamo a discutere su determinati temi (spesso legati a quanto appreso a Pechino) non posso che rafforzare il mio convincimento in relazione a come l’approccio multidisciplinare sia quello più adeguato per affrontare un qualsivoglia nodo problematico da risolvere. Ritengo che il Summer Law Institute in China faccia sorgere questo tipo di consapevolezza, essendo in grado di sviluppare una forma mentis flessibile e un costruttivo atteggiamento di apertura che ben si presta ad essere speso in altri contesti, in quanto privo di pregiudizi accademici di qualunque genere.
Per questi motivi, non esiterei a puntualizzare come questa esperienza internazionale presenti aspetti di indubbio valore, sul versante dell’arricchimento personale così come su quello formativo, grazie soprattutto alla struttura del suo programma -denso di contenuti- che affianca a un ampio ventaglio di occasioni di apprendimento continue sollecitazioni di orientamento professionale.